BP regole

Di regola il bilancio partecipativo si articola nelle seguenti quattro fasi:
a) La preparazione
Si organizzano incontri con i rappresentanti delle associazioni, dei Consigli di quartiere, dei partiti e della società civile in generale per definire le linee guida del percorso, le modalità di svolgimento, la parte del bilancio comunale soggetto al metodo partecipativo. Questa commissione dovrà stabilire: iter cronologico, modo di far conoscere il percorso, tipo di proposte ammesse, svolgimento delle assemblee civiche, modalità di votazione delle proposte, criteri di valutazione delle proposte, obblighi e doveri dell‘amministrazione comunale durante questo processo. In questa fase occorre definire precisamente ruoli e compiti sia del Comune (tecnici, politici) sia dei cittadini (e loro delegati).
b) La partecipazione in senso stretto
Di regola vengono attuati i seguenti passaggi:
• convocazione del primo giro di assemblee e consultazioni, illustrazione del bilancio e dei progetti, discussione dei criteri di priorità;
• raccolta delle proposte dei cittadini, formazione di gruppi di lavoro per approfondimenti assistiti da tecnici comunali;
• valutazione della fattibilità delle proposte dal punto di vista tecnico e finanziario;
• nuovo giro di assemblee e consultazioni per discutere e votare i progetti;
• l‘elenco delle scelte dei cittadini viene inoltrato alle istituzioni del Comune.
c) L‘applicazione
Il bilancio partecipativo, scaturito dall‘integrazione delle proposte dei cittadini e dalla matrice del bilancio di previsione generale, viene deliberato dal Consiglio comunale e nell‘anno successivo attuato sotto la responsabilità della Giunta comunale. I cittadini ed eventuali loro delegati („Consiglio del bilancio partecipativo“) hanno il diritto all‘informazione sullo stato di avanzamento dei progetti e dei lavori.
d) Rendicontazione e controllo
Questa fase segue a conclusione dell‘anno esercizio oggetto del bilancio partecipativo.
In questa fase i cittadini vanno informati sui risultati dei progetti e sulle misure da essi proposte. Il sindaco e la Giunta sono obbligati a render conto in vari modi predefiniti.
In uno stadio più avanzato del bilancio partecipativo con una cittadinanza già esperta, i cittadini probabilmente si incontreranno già prima delle fasi 1 e 2 ufficiali per riunioni informali per coordinarsi e discutere le loro idee. I consiglieri comunali potranno naturalmente essere confrontati in ogni momento con tali proposte, anche all‘esterno del bilancio partecipativo.
Durante questo processo conta soprattutto la raccolta corretta delle proposte dei cittadini, il loro dibattito interno e la formazione di una lista di priorità votata dai cittadini (non da partiti né da gruppi di interesse e associazioni di categoria). Nel percorso di partecipazione cittadini e amministrazioni riflettono e dialogano su ciò di cui il Comune ha più urgentemente bisogno e a quali investimenti dare la precedenza. Le principali „infrastrutture“ del bilancio partecipativo sono le seguenti:
• assemblee civiche generali (per tutto il comune)
• assemblee di quartiere o di frazioni del comune
• comitati civici (Consigli di quartiere) sia in rappresentanza dei cittadini sia come organizzatori del percorso
• l‘informazione scritta e elettronica per tutti i cittadini (sito internet specifico del comune)
• in aggiunta: inchieste rappresentative, consultazioni popolari.
[tratto da Il bilancio partecipativo - Decidere sulle finanze del proprio Comune, Thomas Benedikter, Politis, Bolzano, agosto 2013]

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