Strumenti deliberativi

REFERENDUM LOCALI
«Mentre l’ordinamento del 1990 prevedeva “referendum consultivi”, il T.u.e.l. del 2000 ammette la previsione, nello statuto, di referendum, senza indicarne e quindi limitarne la forma e le finalità: queste, infatti, sono stabilite dallo statuto»
[LA PARTECIPAZIONE POPOLARE, ANCI Statuti e regolamenti degli enti locali]
L’art. 8, comma 3, del d.lgs. n. 267 del 200 “T.U. delle leggi sull’ordinamento degli enti locali” ha apliato il novero dei referendum ammissibili consentendo agli statuti comunali e provinciali di prevedere tout court quindi senza indicarne forma e finalità, che sono rimesse alla discrezionalità dello statuto. Dunque i referendum locali debbono comunque riguardare materie di esclusiva comptenza locale.
[Diritti e autonomie territoriali, a cura di A. Morelli e L. Trucco, Torino, 2014]
Implicitamente, sono ammessi anche i referendum consultivi, propositivi, deliberativi, abrogativi e costitutivi. [Ettore Rotelli, “Il referendum deliberativo comunale in Italia”]
La sentenza n. 372 del 2 dicembre 2004 della Corte di Cassazione sancisce che il quorum a livello nazionale non comporta l’obbligo del quorum per i referendum previsti dagli statuti degli enti locali.

BILANCIO COMUNALE
Il  bilancio  comunale  è  lo strumento fondamentale con cui i Comuni gestiscono le risorse finanziarie pubbliche e collettive relative ai bisogni della comunità locale. Il bilancio comunale è uno strumento di difficile comprensione per chi non è addetto ai lavori e questa sua complessità non consente di verficarne la coerenza tra il  programma elettorale  presentato prima delle elezioni e le politiche effettive attivate dalla Giunta.
Il Bilancio Partecipativo è una forma di partecipazione diretta dei cittadini alla vita politica della propria città, consistente nell’assegnare una quota di bilancio dell’Ente locale alla gestione diretta dei cittadini, che vengono così messi in grado di interagire e dialogare con le scelte delle Amministrazioni. [...] Ricostruire le relazioni tra cittadini e tra i cittadini e l’amministrazione, aumentare la fiducia reciproca, creare comunità e migliorare insieme la città. [tratto da pd cormano]
Con lo strumento del bilancio partecipato si riesce a coinvolgere la cittadinanza su temi, argomenti e scelte di interesse comune consentedo ai cittadini di poter decidere su come e dove destinare le risorse pubbliche.
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