amministrazione a più voci*
“I cittadini non partecipano più come qualche decennio fa. […] I partiti perdono sempre più la loro funzione di raccordo tra cittadini ed istituzioni e soffrono una crisi di consenso e di partecipazione. La crisi delle organizzazioni di rappresentanza […] si riflette in un crescente distacco delle istituzioni dai cittadini, indebolendone legittimità e capacità di governo. […] il minore tasso di partecipazione al voto […] e l’atteggiamento di critica nei confronti delle istituzioni non si traducono necessariamente in una minore attivazione generale dei cittadini, ma in uno spostamento del loro interesse, della loro passione, della loro energia, verso nuovi spazi e nuovi strumenti. Associazioni, movimenti, comitati, sempre più riescono ad intercettare le istanze partecipative, in particolare dei giovani, a scapito dei soggetti politici tradizionali. […]L’introduzione di dispositivi partecipativo-deliberativi su singoli temi permette di attrarre cittadini interessati sul tema specifico oggetto del processo ma che non sono interessati a prendere parte a discussioni politiche di ordine generale.
tratto da Luca Raffini, La democrazia deliberativa come risposta alla crisi della partecipazione? (scarica pdf)
* Bobbio, 2004 “A più voci. Amministrazioni pubbliche, imprese, associazioni e cittadini nei processi decisionali inclusivi" (scarica pdf), Edizioni scientifiche italiane, Napoli.
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