«“Democrazia deliberativa”, dunque, è una visione della democrazia che
fonda la legittimità democratica delle decisioni collettive non solo
sulla “legalità” delle procedure istituzionali, ma anche sulla
legittimazione che deriva da un processo pubblico e inclusivo di
formazione e trasformazione delle opinioni e dei giudizi dei cittadini.
La democrazia deliberativa si oppone dunque alle visioni “plebiscitarie”
e “tecnocratiche” della democrazia, ma anche alle ricorrenti illusioni
su un possibile ritorno alla democrazia “diretta”. La qualità di una
democrazia si fonda sulla possibilità che i cittadini si formino un
giudizio riflessivo, ponderato e informato, e che questo avvenga
attraverso un dialogo pubblico. Non basta fare “quel che dice o vuole la
gente”: occorre che ciò che i cittadini “vogliono” sia il frutto anche
di una trasformazione riflessiva delle loro opinioni immediate.»
• tratto da "Che cosa è più giusto per una comunità? Colloquio con Antonio Floridia sulla democrazia deliberativa"
[Antonio Floridia, Un’idea deliberativa della democrazia. Dirigente dell’Osservatorio elettorale e del settore “politiche per la partecipazione” della Regione Toscana]
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